by Antonio Donnangelo

Condividi

Introduzione
L’olivicoltura è una pratica millenaria che si occupa della coltivazione dell’olivo (Olea europaea) per la produzione di olive da tavola e, soprattutto, olio d’oliva. Questo settore agricolo è di grande importanza economica e culturale in molte regioni del mondo, in particolare nei paesi del bacino del Mediterraneo, diventando una parte essenziale della cultura e dell’economia di molte comunità.
Negli ultimi anni, la filiera olivicola sta attraversando importanti trasformazioni, tra cui la competizione con nuovi paesi produttori a livello internazionale, la comparsa di emergenze legate alla salute delle piante e i cambiamenti nelle condizioni climatiche.
Per affrontare efficacemente tali sfide, Agrobit rende disponibili una serie di servizi e strumenti innovativi che supportano le aziende nella gestione dell’oliveto e nell’ottimizzazione della qualità del prodotto finale.

Fig.1: oliveto

iDrone: mappe di variabilità generate da drone
Attraverso l’analisi delle immagini visibili (RGB), multispettrali e/o termiche scattate da drone è possibile ricostruire mappe tematiche dell’oliveto, come ad esempio mappe NDVI (Normalized Difference Vegetation Index), uno strumento importante utilizzato per monitorare e valutare il vigore dell’oliveto (Fig. 2).

Fig.2: mappa di vigore di un oliveto in tre classi: basso, medio, alto

Le mappe posso essere utilizzati per diversi scopi:

1. Trattamenti fitosanitari razionalizzati
Le mappe di vigore permettono di individuare e caratterizzare la variabilità in campo, ciò consente di creare delle mappe di zonazione che, una volta caricate su macchinari a trattamento variabile (VRT), permettono di concentrare i trattamenti nelle zone più vigorose e di somministrare meno prodotto nelle zone meno vigorose, ottimizzando l’impiego di acqua e fitofarmaci.

2. Concimazione differenziata
Attraverso le mappe di vigore, che permettono di identificare la variabilità in campo, è possibile personalizzare la concimazione in base alle esigenze specifiche del proprio oliveto. Ciò consente una gestione più precisa dei nutrienti, riducendo gli sprechi e migliorando la distribuzione in modo proporzionale alle aree in cui è più necessario. Quando eseguita correttamente, la concimazione differenziata basata sulle mappe di vigore contribuisce all’ottimizzazione dell’uso dei fertilizzanti. Infatti, distribuendo quantità minori di concime nelle zone già vigorose e quantità maggiori nelle zone meno vigorose, si migliora la distribuzione dei nutrienti nel campo e si riduce la variabilità.

3. Ottimizzazione dell’irrigazione e gestione degli stress idrici
Attraverso camere termiche montate su drone, si possono generare mappe di temperatura per gestire gli stress idrici in modo consapevole. Queste mappe forniscono informazioni sulla temperatura degli olivi e del terreno, aiutando a identificare le aree soggette a stress idrico. Queste zone critiche possono essere individuate in modo tempestivo per intraprendere azioni preventive in modo da definire una programmazione dell’irrigazione mirata, consentendo all’olivicoltore di prendere decisioni più informate sull’irrigazione per un uso più consapevole della risorsa idrica.
L’indice di stress idrico CWSI (Crop Water Stress Index) è un indicatore utilizzato nell’ambito dell’agricoltura per valutare il livello di stress idrico delle colture (Fig. 3). Le mappe possono indicare le zone dell’oliveto che necessitano di irrigazione o che hanno problemi di drenaggio o ristagni idrici, consentendo una gestione mirata delle risorsa idrica per migliorare il benessere delle piante, riducendo il rischio di una gestione dell’irrigazione scorretta.

Fig.3: mappa di stress idrico di un oliveto (CWSI). A sinistra, stress idrico delle chiome fogliari (in rosso, maggiore stress idrico; in blu, benessere idrico). A destra, zonazione dello stress idrico ottenuta riclassificando e spazializzando il valori del CWSI. I valori vanno da 1 a 5, ovvero da valori di stress meno elevati a più elevati.

iAgro: l’olivicoltura di precisione da smartphone
Tra le soluzioni Agrobit troviamo anche iAgro, la prima mobile app DSS sito-specifica in grado di ottimizzare i trattamenti fitosanitari e creare delle mappe di vigore dell’oliveto semplicemente utilizzando il proprio smartphone.
Con iAgro, tramite una scansione fotografica guidata di una pianta di olivo (Fig. 4) è possibile misurare in modo rapido e oggettivo diversi parametri, in particolare:

  • l’altezza, lo spessore e il volume di chioma della pianta scansionata;
  • il Leaf Area Index (LAI);
  • il Leaf Wall Area (LWA);
  • il Tree Row Volume (TRV);
  • la dose ottimale di acqua per i trattamenti fitosanitari in ogni fase fenologica.

Fig.4: nuvola di punti 3D di un olivo generata dall’app iAgro

Campionando un numero sufficiente di piante ben distribuite nel campo (almeno 5 punti per ogni campo), l’app genera automaticamente delle mappe di vigore vegetativo (indice LAI), che potranno essere usate per ottimizzare le concimazioni e mappe di prescrizione per trattamenti fitosanitari variabili e ottimizzati, in base alle reali necessità dell’oliveto e in ogni fase fenologica rilevata (Fig. 5).

Fig.5: mappa di vigore (indice LAI) in 3 classi generata dall’app iAgro (in giallo, i punti scansionati con l’app), utilizzabile per ottimizzare la concimazione. Le zone più bianche corrispondono ad un vigore minore rispetto alle zone più verdi che invece hanno un maggior vigore vegetativo.

In base al tipo di trattamento e all’atomizzatore aziendale, l’app sarà in grado di creare una mappa di prescrizione per la corretta dose di acqua e di agrofarmaco da distribuire (Fig. 6), sempre rispettando l’etichetta del produttore. Grazie a iAgro è possibile risparmiare fino al 60% di acqua per trattamento e distribuire al meglio gli agrofarmaci, con risvolti economici, ambientali e sociali positivi.

Fig.6: mappa di prescrizione di dosi di acqua (l/ha) in 3 classi generata dall’app iAgro (in giallo, i punti scansionati con l’app), utilizzabile per l’ottimizzazione dei trattamenti fitosanitari, anche caricandola direttamente su macchinari a rateo variabile (VRT)

Centraline meteo, DSS e modelli previsionali
Nel contesto dell’olivicoltura di qualità, le centraline meteo e i modelli previsionali rappresentano strumenti insostituibili che vanno a costituire dei veri e propri supporti alle decisioni agronomiche (DSS, Decision Support System). La loro importanza è cruciale poiché forniscono dati essenziali per una gestione ottimale dell’oliveto e per la presa di decisioni consapevoli basate su informazioni provenienti dal campo (suolo e microclima).

Le centraline meteo raccolgono
dati meteorologici in tempo reale, come temperatura, umidità, precipitazioni, bagnatura fogliare, velocità e direzione del vento ecc…, mentre i modelli previsionali utilizzano questi dati, assieme a previsioni meteo accurate e modelli meccanicistici che si basano sulla biologia dell’olivo, per restituire informazioni utili per il supporto alle decisioni come:

  • la fenologia della coltura (stadio di sviluppo o stadio di maturazione);
  • il rischio di infestazione da patogeni in ciascun momento del ciclo colturale;
  • il fabbisogno nutrizionale e idrico.

Un esempio di DSS per l’olivicoltura è Oliwes, una soluzione di Agricolus, in cui vengono una serie di informazioni molto utili all’agricoltore, tra le quali troviamo:

  • Modello fenologico: previsione della fenologia per valutare le esigenze dell’oliveto in ogni fase di sviluppo;
  • Stima del fabbisogno irriguo: per intervenire quando necessario con l’apporto idrico ottimale;
  • Modello di fertilizzazione: calcolo del fabbisogno totale di azoto, fosforo e potassio per ottenere con dei suggerimenti sulle dosi di fertilizzante da apportare;
  • Modelli previsionali di malattie e insetti dannosi (mosca dell’olivo): ormai è risaputo che tra le avversità dell’olivicoltura, la mosca dell’olivo rappresenta una minaccia significativa per la resa e la qualità delle olive. Le femmine di questa mosca depongono le uova all’interno delle drupe, provocando danni alla polpa a causa dell’alimentazione delle larve e inducendo la caduta prematura dei frutti colpiti. In Oliwes è possibile prevedere queste infestazioni per intervenire tempestivamente, grazie al modello di mortalità della mosca, che descrive il livello di mortalità giornaliera e settimanale delle forme giovani di mosca sulla base delle temperature minime e massime rilevate dalla stazione meteo, e il modello di sviluppo della mosca, che stima la distribuzione della popolazione di mosca nei vari stadi fenologici, quindi l’andamento dei singoli stadi nel tempo e il numero di generazioni annue dell’insetto, utilizzando il dato di temperatura oraria (Fig. 7). Queste previsioni consentono all’olivicoltore di adottare misure preventive e di trattare in maniera più efficiente ed efficace.

Fig.7: modello previsionale dello sviluppo (in alto) e della mortalità (in basso) della mosca dell’olivo

Conclusioni
La gestione dell’oliveto attraverso fitofarmaci e fertilizzanti ha un significativo impatto nel bilancio economico e ambientale di un’azienda. Risulta importante implementare la razionalizzazione delle pratiche agricole che caratterizzano la gestione dell’oliveto attraverso strumenti che permettano di diminuirne l’impatto ambientale, rendendo l’azienda più sostenibile e competitiva sul mercato e in linea con le nuove normative (European Green Deal e Farm-to-Fork Strategy).

L’utilizzo delle mappe di vigore dell’oliveto, generate con il servizio iDrone o in autonomia con l’app iAgro, consente agli agricoltori di adottare un approccio più mirato e sostenibile alla gestione degli olivi, migliorando la qualità del prodotto finito e riducendo gli sprechi di risorse. Questa strategia operativa si distingue per la sua notevole robustezza nel delineare le caratteristiche specifiche dell’oliveto, focalizzandosi in particolare sulla definizione della variabilità naturalmente presente in campo, consentendo all’azienda di consolidare un’identità sempre più precisa e distinguersi sul mercato.

L’uso di centraline meteo e modelli previsionali consente agli olivicoltori di prendere decisioni basate su dati scientifici e ridurre i rischi, migliorando la qualità e la resa delle olive e, di conseguenza, la produzione di olio. Nel settore olivicolo, per il quale le variazioni termiche influiscono su tutti i processi fisiologici che governano lo sviluppo fenologico e fisiologico, la capacità di prevedere e monitorare costantemente questo tipo di informazioni risulta fondamentale per garantire un elevato controllo sulla qualità delle olive ed una produttività adeguata. Utilizzando centraline meteo e modelli previsionali, gli olivicoltori possono agire nei momenti ottimali ottimizzando le operazioni di difesa e l’utilizzo delle risorse, riducendo gli sprechi e migliorando l’efficienza della produzione.

Post Correlati